E' domenica sera, le partite, la cena, i bimbi che giocano fino all'ultimo minuto per poter ricominciare la settimana al pieno di energia. E' bello stare in famiglia, anche senza fare niente di speciale...stira il grembiulino, prepara la borsa per domani che si torna a scuola...ed il pensiero comincia a girare: ma l'anno prossimo cosa sarà la nostra scuola? l'unica cosa sicura è che almeno non chiuderà (fiùù ci sono più di 50 alunni). E io dove sarò? cosa insegnerò?
dalle linee programmatiche si dice che l'opzione per le maestre di inglese è prorogata non oltre l'anno scolastico 2010/11...quindi ho ancora un paio d'anni per capire come andrà a finire.
La mia scuola? In periferia, nessuno sembra accorgersi di quello che succede...chissà se riusciremo a chiudere per il 30 di ottobre...ho i miei dubbi: c'è chi è incollato alla sua sedia e non molla anzi in fondo in fondo non avere colleghi potrebbe essere visto come un "problema in meno"..non importa se va a farsi friggere la qualità dell'insegnamento e pure il diritto degli alunni (di TUTTI gli alunni) ad avere una possibilità.
Domani è lunedì comincia una settimana importante per la scuola e per il futuro dei miei bambini: è ora di dimostrare che gli insegnanti sono uniti, almeno loro, in questo sfacelo di società dove il più furbo è quello che arriva ai propri obiettivi a discapito delle regole e pure della sua faccia, dove l'onestà non conta è solo una questione di parole. dove la dignità personale non esiste...
domenica sera, in un tiepido ottobre...
pao
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