
eccirrisiamo....
A. le prende tutti i giorni, pari e dispari.
Il suo papà lo mena con il bastone quando le mani non gli bastano più.
Un omone di quasi due metri, grosso, con due mani dure e quadrate.
La Furia fatta persona.
Lo guardo dal parcheggio mentre colpisce il figlio sulla spalla con un pugno.
Ho voglia di scendere dalla macchina e di dirgliene quattro.
E' già stato avvisato che non può picchiare suo figlio.
E' già stato avvisato che la prossima volta chiamiamo i carabinieri.
E' già stato avvisato che in Italia non si può.
La voglia di scendere dalla macchina.
I suoi bimbi scappano a casa, di corsa, prima che lui si arrabbi ancora di più.
Io torno dalla mia famiglia e vedo i miei trottolini che giocano sul lettone con il papà, che ha pure preparato il pranzo.
Passo un fine settimana intero a pensare a quel pugno.
L'assistente sociale nel comune non c'è perchè non le hanno rinnovato il contratto.
Il preside non sa a chi riferire.
E intanto A. le prende tutti i giorni, pari e dispari...
"Senta" dice il padre all'insegnante, "la vede questa cicatrice sulla fronte? Me l'ha fatta mio padre con una sedia quando ero piccolo. Ma io lo ringrazio per questo."
E tu lo sapevi che picchiare il proprio bambino è segno di amore?
Il papà di A. lo ama tanto. Tantissimo, e non c'è integrazione che tenga.
No comments:
Post a Comment
Lascia il tuo commento. Please, leave a comment