October 01, 2010

La cornicetta da colorare


Il nano il mercoledì va dai nonni. La mamma non può andarlo a prendere perchè è al lavoro e così il piccolo alunno esce da scuola e va a casa dei nonni, strafelici di averlo tutto per loro. Dopo il pranzo la nonna controlla se c'è qualcosa da fare per casa....Dunque la nonna, in quanto nonna e non scolara, non è molto informata sulla scuola e non capisce bene "'Ste robe nove chi gà da fare per casa".
Comunque...Mercoledì: finisco la mia riunione e vado a prenderlo, di tutta fretta perchè poco dopo termina la scuola anche la nana (e tra la scuola e i nonni ci sono circa 20 km comprendenti anche un passaggio a livello che si chiude SEMPRE quando passiamo noi). Controllo il quaderno e vedo che per casa c'erano due cornicette da disegnare. Ok, le cornicette ci sono...ma non sono colorate. Allora chiedo alla nonna: "Ma come mai non le avete colorate?", lei cade dalle nuvole...dice che non c'era scritto che si dovevano anche colorare...vabbè...chiamiamo il nano che è in piena corsa ciclistica in giardino..."Hey, nano ma dovevi anche colorare?!" dice la nonna. "Eh, sì!" risposta secca, prima di una derapata proprio vicino alla mia macchina...
"Signora non si preoccupi! Non fa niente, lo faccio dopo a casa, ci mettiamo dieci minuti!"
Ok. Cinture allacciate. Parto.
Colgo l'occasione. "Senti, nano, ma perchè non hai colorato quelle benedette cornicette? così adesso eri a posto e potevi giocare!"
Risposta:
"ma mamma! La maestra ci ha detto di colorare le cornicette a casa NOSTRA, e questa non è casa NOSTRA è casa dei NONNI!"

Logico, Mr Spock!

September 13, 2010

Party Time!!


Che bella festa!! La nana ha compiuto 7 anni: amichette, amici e parenti, un bel sole caldo e il cielo azzurro!! Cosa si vuole di più??



Grazie a http://www.mammafelice.it/ per l'ispirazione!!

August 27, 2010

Papà alle tastiere

Il pisello felice



Una serata tranquilla a casa. Alla TV cominciano "Un medico in famiglia" e nonostante le proteste del papà, siamo tutti sul divano a guardare questa bella schifezza... Alla nana piace tanto perchè ci sono baci e fidanzatini. E vabbè.
La puntata è lunghissimaaaa. Annuccia e la sua amica del cuore litigano per il solito malinteso con il pseudofidanzato di turno e mandano a scatafascio la solita superamicizia da adolescenti.
Come sempre, e come ci si aspetta da una fiction Rai, l'amicizia alla fine trionfa anche sul malcapitato pseudofidanzato. Ma ecco il colpo di scena!
L'amichetta è sul palco davanti a millanta spettatori, con i fari puntati su di lei (che indossa anche degli orecchini super-alla-moda), e sul più bello invece di godersi i meritati (issimi) applausi, chiama la sua bestfriend sul palco con lei!! Abbracci e cuoricini...

Il nano è rapito dalla scena...e guarda il televisore con la mano sul pisello.
Intervengo: "Hei, nano, devi fare la pipì??", vuoi vedere che è così interessato alla trama avvincente che si dimentica pure di andare in bagno?

"No, no mamma." fa lui "il mio pisello è FELICE perchè le due bimbe hanno fatto pace!"

"..."

August 17, 2010

Per un bicchiere di Coca-cola



Pomeriggio fresco...niente mare...andiamo a visitare la città di M, io e i miei nani. Dopo la macchina pausa gelato e patatine. E poi saliamo arriviamo in cima al colle: bellissimo! Girovaghiamo e visitiamo le chiesette. Che bello! Arriviamo all'ultima: wow c'è perfino la guida all'interno. Mi avvicino per chiedere informazioni, ma tutto quello che riesce a dirmi è se voglio comprare un sacchetto di lavanda per far maturare le patate in casa...???...
Ok. Scendiamo un po' e troviamo una bellissima Chiesa...è aperta...nessun turista. La guida (questa volta più giovane e con la faccia sveglia) mi guarda con sospetto. Io subito ammonisco i nani con le solite raccomandazioni "non toccare", "vieni giù"...
Molto bello il soffitto ligneo e la pala d'oro. Prima di uscire mi fermo per dare un'occhiata alle brochures e nel frattempo il nano si infila in un confessionale.

"Dai, se esci andiamo a prendere la Coca-cola al bar"

Parola magica. Come pronuncio "Coca-cola" la guida alza lo sguardo e poi viene verso di me.

"Oddio" penso "non avrà mica rotto qualcosa?!"

La guida si avvicina. Lo guardo bene: vent'anni, biondo, bel fisico...Che vuole?

Quando arriva sto tirando fuori per un braccio il nano dal confessionale.

"Scusi signora" mi fa sottovoce e guardandosi intorno per non farsi sentire (anche se nella chiesa non c'era nessuno...mah!). "Non ho potuto non ascoltare quello che ha detto."

"Oppsss.." penso "che mi sia scappata una parolaccia?"

"Sa ", continua con tono cospiratorio, "io ho un amico medico che mi ha detto che la Coca-cola fa venire la gastrite e non sa quante altre malattie all'apparato digerente. Non dia la Coca-cola ai suoi figli, sa?"

"...mmmhhh...certo!" e poi mi giustifico "l'ho detto solo per farlo uscire mmmmhh"

"Anzi pensi che un giorno l'ho usata perfino per sgorgare il mio lavandino!!"

"Aaaah! Ok. Grazie!"..."Bimbi, salutate la guida! Andiamo! (Presto!)"

...Non ci sono più le guide di una volta...

August 14, 2010

Avere i numeri





"Ok, nana, dai che ripassiamo la tabellina del due...vorresti cominciare? Zero..."

"Va bene, mamma. Allora comincio: zero...due...quattro...sei...otto...dieci..dodici....quattordici...sedici...diciotto...venti!"

"Wow! Bravissima ciccia!"

"Adesso tocca a me, mamma." interviene il nano, "io dico i numeri che mancano: uno...tre...cinque...sette...nove...undici...tredici...quindici...diciassette...diciannove"

Questo si chiama avere i numeri!!

July 20, 2010

Le ricette del nano



"Patate al forno senza serpenti" (=senza rosmarino)

"Purè senza punte" (=?)

"Pizza senza il taglio" (hi hi...intende pizza tonda non al taglio)

"Pastasciutta con l'acqua" (= tagliatelle in brodo)

"Spaghetti rossi senza foglie" (= spaghetti al pomodoro senza basilico)

July 05, 2010

La scuola è finita!

Finalmente anche questo anno scolastico è finito! E' stato lunghissimamente gelminiesco...se mi passi il termine. Ogni settimana una nuova circolare, sciopero, notizie incerte sul nostro futuro e su quello dei nostri alunni. Come è andata a finire? Il nuovo ministro ce l'ha fatta: le maestre di inglese sono in via di estinzione. Ci manca solo un bel "Wanted" davanti alla porta della scuola. E nel frattempo? La scuola deve rimanere di qualità ma quanti tagli abbiamo avuto? Docenti trasferiti, bidelli scomparsi, personale della segreteria che si deve arrangiare con quello che si ha...cassetti svuotati...perfino i cancellini ci si rubava dalle classi. E gli alunni? Bè quelli in difficoltà sembrano non interessare più: della serie non ce n'è per i bravi figurati per gli altri. Bella questa scuola...Va bene...Per l'anno prossimo mi rimangono le mie ore di inglese. Sicuramente mi hanno detto, per l'ultimo anno.
Che soddisfazione.
Anche i nani hanno finito la scuola e ora stanno sguazzando in piscina per le meritate vacanze!
IO presa dal turbinio delle ultime settimane non riesco ancora a staccare...però, a differenza degli altri anni, non sono più convinta del valore del mio lavoro. Ne vale veramente la pena? Lavorare il triplo per una scuola che in cambio non ti sa dare niente? Forse è solo stress post scuola...o forse è delusione...buone vacanze!

June 15, 2010

June 03, 2010

Mamma la varicella!



Eh già...abbiamo una nuova amica a casa...la supernana è piena di bolle. Le ha ovunque: sulla pancia, sulla schiena, nella bocca, nelle orecchie, nelle gambe, sotto i piedi! La porto dal pediatra e mentre guido mi attraversa la strada un topolone...io grido subito: che schifo un topo guarda nana! E lei con la saggezza di una perfetta animalista mi redarguisce: ma, mamma! Non si dice "che schifo" e poi tutti gli animali sono belli. Io amo tutti gli animali anche i topi, le api e le zanzare perchè sono belli. E poi non ti pungono perchè non sono cattive. Basta lasciarle stare e loro non ti fanno niente. E poi da grande voglio fare la veterinaria...Insomma, guido sentendomi una schifezzina...
Torniamo dal pediatra che ha assicurato una supervaricella (mi aspetto che anche il nano la prenda...sarà un lungo giugno bollicinante...). Siamo quasi al semaforo di casa e lei da dietro inizia a gridare: mamma, aiuto! E' entrata una cosa! Ah! Va via! Aiuto. Penso che sia entrata una vespa...porc..proprio adesso e le chiedo ma cos'hai? Mi fermo?
Mamma è una zanzarona tigre e mi stava per pungere...Cosa?! A momenti vado fuori strada per una "zanzarona" tigre?...Ma come, nana, non avevi detto che tu ami tutti gli animali anche le api e le zanzare tigre, che gli animali sono tutti belli?...Dopo un attimo di silenzio arriva il suo commento:...
"Scherzavo!"

May 24, 2010

Il supernano sulle punte

Scuola di danza.
Mentre la supernana si sta cambiando da sola nello spogliatoio (dai mamma che sono grande vado da sola...) io prendo accordi con la segretaria per il saggio (ho un'agenda stracolma di impegni questo mese...pure quelli di danza e va bè). Il supernano nel frattempo cerca di attirare l'attenzione della bella ragazza che gentilmente mi sta spiegando tutte le oscure modalità per poter acquistare un biglietto a teatro...e inizia con il balletto del cow-boy dell'asilo...canta pure "chi non balla in compagnia o fa il ladro o fa la spia". Non mi accorgo che la maestra della supernana, che era indaffarata a cercare un cestino per il balletto, si ferma ad osservarlo con attenzione...ecco, ho pensato, il solito adulatore. Chissà quando sarà grande!
Ok. La lezione comincia e io ne approfitto per fare qualche spesa con il supernano, che ora protesta per avere le patatine.
Torniamo. La lezione è terminata. Prendo la supernana per sistemarla (quando è stanca non è più "grande" e perciò la devo vestire io). Mentre armeggio con il body, arriva la maestra. Si siede. E con aria seria, mi chiede quanti hanni ha il supernano. 5, rispondo. Ma sa signora che ha un'ottima coordinazione? Sì, rispondo io, peccato che non sappia ancora parlare come si deve e...ma la maestra è seria! Dice che ha un corso di bambini di cinque anni ma che nessuno è così coordinato e con tanta memoria per i movimenti...alla fine non mi chiede di portare a danza pure lui?!?
E così ho scoperto che il vero talento "sulle punte" di casa era lui!!
Potenza del supernano.

May 16, 2010

La maestra cattiva

La mamma di M. mi urla in faccia davanti alla porta della scuola (per fortuna almeno i bambini se ne sono andati a casa). Mi urla in faccia che non vuole che io insegni più a suo figlio. Mi urla che sono una maestra cattiva...
Dunque...facciamo un passo indietro. Porto la merenda a scuola a M. quando so di essere nella sua classe perchè so che altrimenti non mangerebbe fino all'ora di pranzo. E va bene. Ho regalato decine di penne, matite, gomme, quaderni (così come le mie colleghe si intende) a M. perchè altrimenti non avrebbe su che lavorare. E va bene. Mi faccio mille pensieri su come farlo rendere partecipe ad una scuola che lui odia, facendo lunghi discorsi sul fatto che gli voglio bene, che è un bambino intelligente. E va bene. Parlo e scrivo comunicazioni ai genitori (così come le mie colleghe si intende) sul suo comportamento, sul fatto che picchia i compagni, che canta e salmodia nella sua lingua  durante le lezioni, che non ha il materiale, che non studia e non fa i compiti. E va bene. Finchè un giorno mi permetto di dire a sua madre che lo vorrei bocciare (ci intende "vorrei" come "minaccia") perchè se lo meriterebbe. Ah! No! Allora non va bene. Finchè lo sopporto, lo tratto come un "diverso" perchè "lui poverino", mi scanno e perdo la salute (e le mie colleghe pure, si intende) va tutto bene. Ma se mi azzardo a chiedergli di stare alle regole e di pagare perchè non le ha rispettate allora no. Allora sono una maestra cattiva.
Più che cattiva sono una cretina. Ti ricordi la "maestra che sorride a lezione"? Un sorriso da stronza. Sai come è finita? Sai che il papà ha pianto quando gli ho fatto notare che sua figlia ha paura di lui perchè lo vede menare a sangue suo fratello? Sai che il papà mi ha mandato a dire che avevo ragione io? Sai qual'è stata la conseguenza? Che ora il fratello se le prende tra le quattro mura del garage, mentre la sorellina se ne sta ignara in casa a guardare la Tv...Quando si perde su tutta la linea.

April 15, 2010

Mezzogiorno di fuoco






Classe prima. D. bimbo di 6 anni, rotondetto, occhiali, capelli a spazzola è sempre seduto a gambe incrociate sulla sedia.
Primo banco.
La maestra: "Allora, D., dimmi un po', cosa viene dopo la mattina?"
D.: "...".
Occhi socchiusi in cerca della risposta: "...mhhh".
Bocca aperta per aiutare la concentrazione: "...".
La maestra: "Dai, D. La mattina finisce con il mmm..."
D.: "...il......il merdogiorno!"
Merdogiorno di fuoco!

March 27, 2010

Buona Pasqua!






Sabato Santo...cucinato tutto il giorno, stirato, pulito, preparato..ok siamo pronti per festeggiare la Pasqua.
Ore 21.00: nani a letto. Mamma stanca...guardiamo un po'...zapping...arriva la nana: "Mamma ho fatto un brutto sogno!"...Oddio, un brutto sogno? E che cosa hai sognato? Dai non ti preoccupare. Bacino, coccole, sogni d'oro.
Ore 21.30: silenzio...mi rigiro nel letto...non ho voglia di leggere...ritorna la nana:"Mamma, non riesco a dormire, ho fatto un brutto sogno!"...ok papà è fuori dormi nel lettone con me, ok?
Ore 21.40: silenzio...ora dormono tutti...io mi rigiro nel letto pensando a che cosa possa averla spaventata...il sonno se n'è andato...
Ore 00.30: sono ancora qui a pensare a cosa devo fare domani...arrivano i vicini...vanno in bagno...vanno a letto...dopo un po' capisco che non stanno dormendo...rivanno in bagno...tutto tace...bene ora posso dormire pure io...tanto qui non si batte chiodo...
Ore 02.40: torna papà, riporta la nana a letto...io sempre sveglia ad aspettare che mi venga sonno...papà appoggia la testa sul cuscino e poi parte con una megarussata che sveglierebbe anche un ippopotamo sordo...ok prendo il cuscino e vado in divano...
Ore 03.30: si apre la porta dei bimbi...il nanetto sulla punta dei piedi entra in camera mia e si mette nel lettone...
Ore 04.00: papà smette di russare...via libera...torno a letto...mi faccio posto vicino al nano che mi si aggroviglia addosso tipo polipo e con la sua mano sulla faccia e il suo braccio intorno al collo cerco di prendere sonno...
Ore 07.30: suona la sveglia! Che bello mi posso alzare! E' Pasqua!! Auguri a tutti!!

March 19, 2010

La denuncia




Questa superlinguaccia è per la mia cara collega.
Questa superlinguaccia è per la denuncia che minaccia di farmi.
Questa superlinguaccia è per tutte quelle insegnanti che ledono la dignità dei bambini e che non ne pagano le conseguenze.
Questa è per la tua ignoranza, per la tua maleducazione, per la tua cattiveria e meschinità. Perchè fai piangere chi non ha la mamma, perchè fai sentire in colpa gli alunni per i tuoi errori, perchè non rispetti nessuna regola della convivenza civile e perchè nemmeno le conosci.
Questa linguaccia è per tutte quelle come te, che dovrebbero essere delle educatrici e che invece rovinano l'esistenza ai bambini e alle loro famiglie.
Questa linguaccia è per tutti quelli che non denuniciano e che lasciano le cose come stanno per non rompersi le scatole.
Questa linguaccia è pure per il ministro che tu sostieni con tanto ardore.
Evviva la scuola della buona educazione, rifugio di bambini, culla della cultura, dell'amicizia e dei piccoli uomini del domani.

Happy father's day!





Chi lo vuole un babbo pelato
che quando torna è sempre arrabbiato
che non mi manda fuori a giocare
quando in casa non so cosa fare.
Che alla sera va al caffè
e non resta a giocare con me?
Che quando è preoccupato
non vuole essere disturbato?
Se lo scambi con il mio
ti regalo anche mio zio:
ci ho ripensato: "Non lo vendo,
per questa volta me lo tengo!"

March 07, 2010

Capelli bianchi




...domenica pomeriggio. Ci stiamo preparando per uscire e andare dagli zii e dai cuginetti. Tutti belli, puliti, stirati e pettinati. Come tutte le mamme sono l'ultima in bagno dopo aver sistemato nani e papà. Mi do una pettinata...ed all'improvviso eccolo lì: un ciuffo intero di capelli bianchi!!! No. Non è possibile!!! Vado in camera sconsolata e richiamo l'attenzione della mia famiglia sulla disgrazia appena calatami sulla "testa". "G. guarda! Ho i capelli bianchi...sigh sono vecchia."
Subito la mia nana, che mi vuole tanto bene così come sono, "ma no, mamma, tu non sei vecchia! sei giovane, quanti anni hai?"
Rispondo "trentotto" alla nana-saggia.
"Ecco vedi" continua con tono sicuro, come se conoscesse tutti i segreti del mondo, "hai trentotto anni! Sei vecchia se hai sessant'anni o cinquanta o quaranta".
"Eh no!" interviene papà G. con il tono di chi vuole insegnare alla propria bimba "solo a sessanta amore, solo a sessanta".
Ah! dimenticavo papà G. compirà quarant'anni il prossimo 30 luglio...hi, hi coda di paglia!

March 05, 2010

La maestra di A. sorride a lezione




...come la mettiamo? E' sabato, esco da scuola e accompagno gli alunni dai loro genitori, ed eccolo lì. Il papà di A. mi aspetta, deciso, per sapere come si sono comportati i suoi figli. E io non riesco a tacere. Come al solito. E parto con un "scusi ma cosa vuole che le dica? Tutto bene, per forza. Sono sincera, ho paura che poi a casa succeda il finimondo." Il papà mi guarda con una faccia a metà tra l'incredulo e il divertito: "perchè maestra? guardi che io i miei figli non li picchio!"...non ci ho più visto...
"Senta, io sabato scorso l'ho vista dare un pugno a suo figlio...proprio qui." Incredibile! Dice che non è possibile, il colmo è che chiede al figlio se è vero! Vuoi vedere che non se ne ricorda nemmeno? Non se lo ricorda!
"Senta, ma mi sta dando della bugiarda? Guardi che l'ho vista con i miei occhi. E un pugno lo so riconoscere, sa? Perchè un pugno è uguale in Italia e nel resto del mondo: un pugno è un pugno".
Segue una mezzora intensa. Non so dove sta il confine tra quello che ti tramandano i tuoi genitori, la tua cultura di origine in cui picchiare i figli come punizione è segno di affetto e parte dell'educazione, e il bene che vuoi ai tuoi bambini. Ma al mio perentorio "Guardi che lei abita in Italia. Io rispetto la sua cultura, ma la prossima volta che la vedo picchiare suo figlio o che vengo a sapere che lo ha fatto, io la denuncio ai carabinieri perchè è mio dovere di cittadina. In Italia non si picchiano i bambini"
La discussione cambia subito tono. Certo non sono io la prima a dirglielo, ma forse sono la goccia che fa traboccare il vaso.
Dico che lo stimo, che so che è una persona intelligente, ma che quando punisce i suoi figli in quel modo insegna loro che davanti ai problemi esiste solo la violenza...risposta "Non è vero!"...certo non è vero...però l'omone pauroso, aggressivo, insistente, picchiatore dopo poco si mette a piangere.
Io rimango spiazzata. Ma come? piangi? Allora non è vero che ci credi anche tu! Non è vero che sei convinto delle punizioni che dai ai tuoi bimbi!
Ci lasciamo dopo un'altra mezzora. Lui è ancora convinto di agire bene, però piange.
Vado a casa. Torno dai miei nani e da G. che mi aspettano felici. Penso al papà di A. tutto il pomeriggio e anche la domenica.
Lunedì a scuola incontro A. nel corridoio...mi spia sottovoce "il papà dice che hai ragione tu!".
La sorella di A. sorride a lezione.
La maestra di A. sorride a lezione.

February 27, 2010

DD at Edinboro Castle





Teeny clip of "Planet Earth" at Edinboro Castle, Scotland.. giusto per festeggiare il nostro anniversario!!!

February 23, 2010

Quando un genitore ti ama




eccirrisiamo....
A. le prende tutti i giorni, pari e dispari.
Il suo papà lo mena con il bastone quando le mani non gli bastano più.
Un omone di quasi due metri, grosso, con due mani dure e quadrate.
La Furia fatta persona.
Lo guardo dal parcheggio mentre colpisce il figlio sulla spalla con un pugno.
Ho voglia di scendere dalla macchina e di dirgliene quattro.
E' già stato avvisato che non può picchiare suo figlio.
E' già stato avvisato che la prossima volta chiamiamo i carabinieri.
E' già stato avvisato che in Italia non si può.
La voglia di scendere dalla macchina.
I suoi bimbi scappano a casa, di corsa, prima che lui si arrabbi ancora di più.
Io torno dalla mia famiglia e vedo i miei trottolini che giocano sul lettone con il papà, che ha pure preparato il pranzo.
Passo un fine settimana intero a pensare a quel pugno.
L'assistente sociale nel comune non c'è perchè non le hanno rinnovato il contratto.
Il preside non sa a chi riferire.
E intanto A. le prende tutti i giorni, pari e dispari...
"Senta" dice il padre all'insegnante, "la vede questa cicatrice sulla fronte? Me l'ha fatta mio padre con una sedia quando ero piccolo. Ma io lo ringrazio per questo."
E tu lo sapevi che picchiare il proprio bambino è segno di amore?
Il papà di A. lo ama tanto. Tantissimo, e non c'è integrazione che tenga.

February 18, 2010

Quando si dice integrazione






M mi fa impazzire. M non mi rispetta e mi risponde salmodiando nella sua lingua qualche sicura maledizione. A fare i compiti non ci pensa nemmeno per sogno. Spende tutto il suo pomeriggio a giocare con la Play a giochi di guerra e i suoi discorsi riguardano solo la morte, la battaglia, il sangue e tutti i modi possibili per annientare le persone.
Va bene. E' quarto di cinque figli venuti al mondo solo per una questione fisiologica. Quando aveva 5 anni andava alla scuola materna da solo...quanti bambini conosci che vanno all'asilo da soli? La mamma alle 8.00 della mattina li spediva fuori di casa perchè si doveva riposare...nemmeno 30 anni cinque figli, senza lavoro, senza pranzo nè cena. M ruba la carne dal piatto della sorella e per questo lei ha detto alla sua maestra che cena da sola in camera sua. Per difendere quel poco di carne che le tocca.
Hai fatto colazione? Sì, sì ho bevuto tre bicchieri di tè (sai quanto sono grandi I suoi bicchieri di tè? più piccoli di una tazzina da caffè). Maestra non ho la merenda. Maestra non ho l'astuccio...ho perso il libro. Quaderni? Quali quaderni?
"Senta signora, dobbiamo parlare del comportamento di suo figlio. Disturba, è scorretto con l'insegnante e con i compagni. Appena può prende per il collo qualche bambino"...e vorrei vedere loro hanno tutto quello che lui non ha. Ovviamente essendo denutrito non può prendersela che con bimbi di prima perchè quelli di seconda sono già più grandi di lui che ha otto anni ma non arriva a pesare venti chili bagnato.
Mi sento rispondere "Signora, lei ha il permesso di picchiare mio figlio. Quando lui si comporta male gli dia pure una sberla! Io non sono come le mamme italiane! I bambini vanno picchiati e tanto! Questo è l'unico modo per educarli!".
Questa sì che è integrazione.
Non ho armi con lui.
E in più sono pure femmina, cosa che lo disgusta e che mi rende per principio un essere inferiore.
Mo non si vuole mettere la giacca per uscire, nemmeno se fuori c'è la neve, perchè la giacca chissà da chi l'ha avuta e lui non vuole indossarla per principio.
M odia il mondo, i compagni, la maestra, la sua mamma. E' sempre sporco, in disordine, arruffato e arrabbiato. Arrabbiatissimo. Come dargli torto?
E io non ho potuto fare altro che piazzargli cinque in pagella.
Che cosa posso fare per lui?
La mamma dice che vuole tornare nel paese Natale e che lo porterà con sè.
Cosa sarà di lui? E' questa la scuola delle opportunità e dell'integrazione? Una scuola che con i tagli non può permettersi neppure di comprargli i quaderni!
Una scuola che dovrebbe dare opportunità a tutti. Ma come si fa? Insieme con M ci sono J. dall'Africa sudsahariana, W. dalla Cina (lui i compiti non li fa perchè al pomeriggio deve tagliare i pantaloni con il papà), P. che è al limite dell'anormalità (la mamma dice che non conosce i colori perchè quando la maestra dell'asilo li ha spiegati lei era a casa ammalata...), B. che è dislessica...e poi il resto.
E tutto questo da soli in classe perchè la cara ministra ha deciso che le compresenze non servono. Che le maestre si arrangino con tutto quello che guadagnano.
Uff che sfogo. Uff che giornata.
Domani M sarà ancora là. E io pure.

January 06, 2010

La Befana vien di notte




"...mamma, mamma! vieni a vedere la Befana ha portato le calze e HA BEVUTO TUTTO IL VINO!!!"...eh già! ieri sera avevamo lasciato un bel bicchiere di vino rosso per la Befana...si sa che è vecchia e stanca e con questo freddo su quella scopa come fa?? Il bello è che poi si è pure sbagliata perchè ha portato calze anche dai nonni invece che lasciarle tutte qua..e anche dalla nonna ha lasciato le calze...sul davanzale della finestra...eh eh eh neppure lei aveva voglia di vedere la nonna..cioè volevo dire che con tutto quel vino si deve essere sbagliata...e pure io sono un po' sbagliata...in un momento in cui non mi sento brava a fare niente, nè la mamma, nè la moglie e nemmeno la maestra...ecco vedi la befana sono veramente io...attenti perchè vi porto un camion di carbone...a tutti...